ACQUA COME FONTE DI BENESSERE E COME SALVAVITA IN CONDIZIONI EMERGENZIALI COME IL COVID-19 .

L´arrivo delle belle stagioni di primavera ed estate ci riportano alla mente con piu´forza quanto sia importante avere abbastanza acqua dolce adisposizione. Questo anche perche´ in diversi casi in cui l´acqua significava energia essa e´stata sostituita dall`energia elettrica.In altri casi come quello dell ´irrigazione dei campi essa e´scomparsa dalla superficie e ora scorre all´interno di tubature che ne´riducono la dispersione. Si puo´quasi affermare che Il tenna e` rimasto l´ultimo testimone di quanto l´acqua „pulita“ sia importante non solo per la produzione delle fonti principali del nostro nutrimento e del nutrimento dei nostri animali,come cereali,verdure e frutta. Anche se attualmente  molta della produzione agricola di un tempo e´stata „smantellata“ e il territorio un tempo agricolo e´stato in parte „cementificato“ dobbiamo ricordarci

che quello che ora ci resta a disposizione deve essere conservato con cura sia che esso sia ancora coltivato o che esso sia stato in parte abbandonato.

A questo proposito c´e´e ci sara´bisogno dell´acqua „pulita“.E`molto importante che ci sia acqua potabile a disposizione al di fuori delle mura domestiche in diversi punti del territorio.

Per turisti che vogliono visitare il nostro territorio,fare una sosta presso una sorgente di acqua potabile rappresenta una occasione di riposo e  una fonte di ristoro.

Ogni persona che sia essa adolescente o adulta abbisogna in condizioni normali da 1.5 a 2,5 litri di acqua al giorno.Per molti giovani e´diventato abituale portre con se acqua in bottiglia in quantita´diverse a seconda delle ore da trascorrere fuori di casa  e dell`attivita´che si vuole svolgere.

La persona di eta´magari oltre i settanta anni e´cronicamente „disidratata“ e magari sente di meno il senso della sete.

La mancanza acuta di acqua specialmente in queste persone provoca una serie di disturbi come, vertigini,senso di spossatezza, confusione mentale e anche cadute con conseguenze che possono essere gravi e condurre all´ospedalizzazione dove magari la causa principale della caduta non viene neanche presa in considerazione.

Nel caso della attuale pandemia da SARS-CoV-2 (COVID-19) la disidratazione e´la causa principale dei disturbi che ormai tutti conosciamo , che attribuiamo all´azione diretta del virus e che possono condurre all`ospedalizzazione.Qualche volta questo puo´succdere perfino dopo che il virus e´stato eliminato.

Il virus che magari si manifesta all´inizio con un semplece raffreddore e tosse secca provoca spesso non solo perdita del gusto e dell´olfatto ma anche febbre che puo´arrivare a 39-40 gradi e persistere per diversi giorni.La febbre aggrava di molto la disidratazione che porta poi alla sonnolenza,e perfino perdita di coscienza e riduzione acuta dell´apporto di calorie con la dieta.Si mette in moto un circolo vizioso che deve essere interrotto subito appena compaiono i primi sintomi.

Potrebbe essere successa una cosa simile al giocatore danese ERIKSEN.

Infatti l´aritmia cardiaca come causa dell´arresto cardiaco e` una delle possibili cause della caduta dellatleta alla fine del primo tempo della patita.

In questo frangente l´acqua diventa un „farmaco“ salvavita.

Non e´pero´superfluo ricordare che,durante questa fase non bisogna dimenticare  la nutrizione. Questo non solo come apporto calorico ma e soprattuto per l´apporto proteico che e´indispensabile per la produzione di importanti proteine del sangue.La piu´

Importante di queste e´l´albumina che trattiene l´acqua nei vasi e e´responsabile (insieme all´acqua) a mantenere la pressione sanguigna che „ci tiene in piedi“.